giovedì 30 aprile 2009

Commento da MEDJUGORJE al MESSAGGIO del 25 aprile

PREGATE PER LA PACE E TESTIMONIATELA

Messaggio del 25 aprile 2009

"Cari figli, oggi vi invito tutti a pregare per la pace e a testimoniarla nelle vostre famiglie affinché la pace diventi il più grande tesoro su questa terra senza pace. Io sono la vostra Regina della Pace e la vostra madre. Desidero guidarvi sulla via della pace che viene solo da Dio. Per questo pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

La Madonna, nel messaggio del 25 aprile 2009, c’esorta a pregare per la pace e ad essere, al tempo stesso, testimoni di pace in primo luogo nelle nostre famiglie, e poi nel mondo intero. La presenza nel nostro tempo dell’inquietudine, nelle sue diverse forme, è un fatto incontestabile. Consapevoli di questo, non possiamo restare indifferenti, ma dobbiamo adoperarci con tutte le nostre forze per creare un clima di pace. La Chiesa , diffondendo sin dai suoi primordi la Lieta novella, è chiamata ad annunciare ed a realizzare la pace in ogni tempo. Il compianto papa Giovanni Paolo II, nel suo messaggio per la Giornata mondiale della pace, scriveva: “Non affermiamo che nella lettura del Vangelo si possano trovare formule preconfezionate per la realizzazione di questo o quel progresso nella pace. Tuttavia, in ogni pagina del Vangelo e della storia della Chiesa troviamo lo spirito dell’amore fraterno che educa con forza alla pace”. Noi cristiani siamo chiamati ad annunciare ed a testimoniare la pace con la nostra stessa vita. La creazione della pace non è una scelta, ma un obbligo. La pace non si conquista una volta per sempre, ma va costantemente costruita perché è proprio la pace il più profondo desiderio dell’animo umano. Nel suo libro Digiunate col cuore, il compianto fr. Slavo Barbaric sul tema della pace scriveva: “Quante volte abbiamo perso la pace perché siamo stati superbi, egoisti, invidiosi, gelosi, avidi, abbagliati dal potere o dalla gloria. L’esperienza conferma che con il digiuno e la preghiera si vincono il male, la superbia e l’egoismo, che il cuore si apre, e l’amore e l’umiltà, la generosità e la bontà crescono, e che soltanto così si realizzano le premesse indispensabili per la pace. E chi possiede la pace perché ama e perdona, resta sano nel corpo e nell’anima ed è capace di modellare la propria vita da uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Con il digiuno e la preghiera, i bisogni umani si riducono al minimo indispensabile, si pongono le premesse per la pace e si è capaci di instaurare ad un rapporto equilibrato tanto con gli altri, quanto con le cose materiali. In tutto ciò che facciamo, di buono o di negativo, cerchiamo la pace. Quando l’uomo ama, cerca e vive la pace. Quando è lucido e combatte contro le dipendenze, cerca la pace. Quando s’ubriaca, in un certo qual modo è in cerca della pace. Anche quando prega cerca la pace. Quando combatte per la propria vita e per la vita di chi ama, realizza la pace”.

Maria, Regina della pace, vuole metterci in contatto con la vera pace, con il suo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo, che è l’autentico e vero re della pace. La preghiera è la via più sicura verso Gesù ed il cielo. Maria nel suo ultimo messaggio ci chiede per tre volte insistentemente di pregare, perché la preghiera è la via più retta e sicura verso la pace. Aderiamo con tutto il cuore e con tutta l’anima all’invito di Maria, nostra madre e Regina della pace, perché lei c’introdurrà alla vera pace nell’amore, nella vicinanza e nella gioia di Dio.

Fr. Danko Perutina

Medugorje, 26.4.2009

SACRA FAMIGLIA ! SEMPRE ATTUALE

Quanta gente a Medjugorje ! E’ una frase che si sente spesso, sia nel contesto del pellegrinaggio, e con ( fino a quel momento ) perfetti sconosciuti, così si stringono quelle ”amicizie profonde”, e poi … poi scatta qualcosa, succede nell’animo: cresce una sensazione che diventa dopo realtà, una sintonia con l’ambiente che richiama e porta principalmente ad un profondo senso di pace! Quella pace che un uomo, ( giunto a Medjugorje per tantissimi motivi, emozioni, sensazioni ecc. ) sente subito,e la stessa predisposizione dell’animo e più importante : del cuore! Il primo “miracolo”, la conversione! E ci si ritrova inermi come bambini, ri-puliti, con la convinzione che qualsiasi cosa accada da quell’istante in poi, sarà tutta una “carezza”, la tenera carezza della MAMMA che accoglie così i suoi figli. Così di fronte a questo che è talmente grande da far mancare il fiato, ci si apre, emozionati come bambini; e che ( … e bisogna essere li per capire ! Sembra banale ma è la verità) all’ascesa del Podbrdo o del Kricevac, ti prende alla gola, ti senti stringere e mano a mano che sali, col cuore leggero, la fatica dei passi sulla pietraia, la mente vuota, affidandosi però fin dal primo passo allo sguardo materno di Maria, si va su ( e quanti salgono a piedi nudi ) non pesa anzi, si è come sospinti da una cosa nuova, un aria che circonda e si respira, penetra e riempie l’animo di una nuova forza, che aiuta ad aprire la mente verso nuove mete. Ne ho raccolte tantissime di testimonianze di uomini, in particolar modo, papà, con tanti problemi, e che accettando con profonda umiltà, dicono il loro : Sì ! Come S.Giuseppe artigiano, che la chiesa celebra domani 1° maggio. Giuseppe, che ha detto il suo sì, al che in sogno conobbe la “verità” e lui, Giuseppe “ …l’uomo giusto e fedele …! ( Mt. 1, 19 ) “guarda” al Figlio che nascerà da Maria, riservandogli tutto il suo amore, Maria da parte sua, accetta in “silenzio” portando in grembo la Rivelazione, la Luce, Gesù! In una simbiosi “unica” col suo sposo Giuseppe. Si fa carico, come tutte le donne, della fatica e del riposo, della sofferenza e della gioia infinita nell’istante della nascita. Fin dal principio Maria dice : Se sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia! Il Suo sì, è incondizionato! Già votato al futuro, all’umanità. Nel Magnificat Maria completa se stessa, nella Luce del Figlio. Oggi è il 1° maggio, festa del lavoro! Quanti uomini a Medjugorje in ansia, pregando proprio per questo, il loro animo turbato dal clima che hanno lasciato a casa, notizie vaghe, e qualcuno tornando non sarà più al suo posto; è sotto gli occhi di tutti quello che ha innescato questa crisi mondiale, un effetto domino incredibile. Ma un uomo, lavora per tanti anni, situazioni comuni e tranquille nella loro quotidianità, con gli alti e bassi, e poi ? … e poi all’improvviso si ritrovano in una confusione incredibile, non riescono a vedere ne strade da percorrere ne luce che rischiari il giorno, e più giorni passano più questo sgomento si fa presente e si tocca. Quanti purtroppo si perdono con palliativi, come l’alcool per dirne uno, se non diventare violenti e perdersi perché non riescono a fermarsi e anche se in preda all’ansia, affidarsi per un solo istante, alla cosa che in quei momenti sembra una cosa non tua, una cosa lontana, ma che hai li e non hai mai stimolato, curato, fatta crescere : la FEDE! Ecco che li vedi, durante il viaggio, assenti, persi nei loro pensieri, sembra che proprio loro non c’entrano nulla, e quante volte : ma che ci faccio io qui ! Ma non sanno ancora che hanno già detto il loro : Sì ! Come Giuseppe, e come si spiega allora? Solo per curiosità sei venuto a Medjugorje? O forse è per il fatto che ci sei stato chiamato dalla Gospa? Che nel momento dei tuoi affanni, delle giornate nere, di pensieri cupi: niente lavoro, soldi ecc. Lei è li accanto, forte nella Sua presenza e così in poco tempo metti a fuoco per bene diciamo e abbassando il capo come Giuseppe, accetti e senti il cuore in subbuglio: la conversione! Da quel momento inizia una nuova vita. Che questa giornata dedicata ai lavoratori, sia di stimolo alla loro FEDE, e questo mese di maggio, il mese delle rose, il mese di Maria, sia l’inizio per intraprendere una nuova strada nel cuore, e che affrontare nuove sfide, come il rimettersi in discussione, riprendere ( magari dopo 30 anni in un luogo di lavoro ) e rimettere tutto in gioco, e se ci sono anche dei figli, avere ancor più forte la consapevolezza che bisognerà tenere il timone ancora più saldo tra le mani; se ci saranno altri momenti difficili, affidare il timone a Lei che ci guiderà fuori dalle nebbie, e così il cuore sarà sgombro e sereno, e con la presenza costante della Madonna, LUCE sui nuovi passi, mostrando la strada più ovvia: la famiglia! La Sua SACRA FAMIGLIA che per ben tre volte dice: Sì! E con Giuseppe e Maria, andando verso Gesù, la rinascita sarà completa!


lunedì 27 aprile 2009

LA PACE CHE VIENE SOLO DA DIO !

Proprio l'incontro di Gesù con la samaritana, due mondi contrapposti, due etnie, eppure Gesù aspetta, parla, chiede, e perdona alla donna la sua non irreprensibile vita. Perché una persona "diversa"? Gente di Giudea e Samaria non è che fossero così in sintonia. Oggi questa lezione sembra non essere stata capita. Eppure di "lezioni" odierne ce ne sarebbero tante. Ma tant'è che Gesù chiede ( per dare ) acqua e la donna è sorpresa, in effetti dovrebbe essere il contrario, ma Gesù si mostra per ciò che è: Uomo ! Ma è pur sempre un ebreo, e per i samaritani è come fumo negli occhi e viceversa. Gesù sembra andare oltre, mentre non è così, per gli uomini la normalità oggi, sembra purtroppo "l'anormalità", i valori umani, come il rispetto della vita, per il prossimo, per se stessi; non è così, per Gesù è norma evangelizzare, senza prevaricare, e prende spunto dalla vita : l'acqua, i mariti che la donna ha avuto, la Sua misericordiosa comprensione, ( qua si ipotizza, ma non tanto poi, la pazienza, la Misericordia, che Nostro Signore rivolge agli esseri umani ) mentre d'altro canto, la disponibilità dell'essere umano per capire e rendere al meglio la sua quotidianità, il vivere con gli altri. La donna gli chiede poi : ...dammi di quest'acqua, così da non avere più "sete"! La donna poi aprirà la sua coscienza confessando che l'uomo che vive con lei non è suo marito, ammettendo a Gesù maestro, dei cinque precedenti. Ma lei una samaritana, straniera per Gesù, eppure una donna così attuale, apre il suo cuore e tornando parla ai suoi, trasmettendo loro una fede nuova, e fino a quel momento vissuta nell'attesa di un Messia, un nuovo Mosè per le loro vedute storico-religiose, è attuale perché oggi si ha un grande bisogno di quell' "acqua", nell'ultimo messaggio la Madonna dice : ... Desidero guidarvi sulla via della pace che viene solo da Dio.
La Madonna continua a chiedere incessantemente di pregare, perché ? Affinchè l'uomo ritrovi dentro se quell'umiltà tale da predisporre terra fertile dove gettare un seme nuovo, un seme che germogliando dia un frutto nuovo ma di "antica memoria", la semplicità di un nuovo sguardo verso tutto e tutti, un seme che porti la pace dentro ogni uomo e così fra gli uomini.
Pregare per tenere il "male" lontano dal cuore così da non vedere nel "diverso" un nemico.
Così i samaritani recandosi poi da Gesù, non perché la donna li avesse convinti con le parole, ma la sua testimonianza era stata tale da contagiare quella FEDE, per cui questi uomini predisponendo il loro cuore, accettando così in "prima persona" Gesù !
Perché, come dice la Gospa : ... la pace che viene solo da Dio ...
Ritorniamo piccoli, per crescere secondo le Parole della Madonna, in una nuova luce, camminando su una nuova strada, per giungere anche noi a quel pozzo, e poter bere anche noi
di un'acqua che rigenera così la nostra FEDE!

sabato 25 aprile 2009

MESSAGGIO del 25 del mese

"Cari figli, oggi vi invito tutti a pregare per la pace e a testimoniarla nelle vostre famiglie affinché la pace diventi il più grande tesoro su questa terra senza pace. Io sono la vostra Regina della Pace e la vostra madre. Desidero guidarvi sulla via della pace che viene solo da Dio. Per questo pregate, pregate, pregate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

mercoledì 22 aprile 2009

LA SPONDA

Cosa faranno i nostri figli? Che futuro avranno? Quante volte abbiamo formulato questa domanda. Tantissime. Ci siamo mai chiesti: ma io,che cosa ho fatto per il suo futuro? Certo,è facile dire: un giorno che farà,cosa troverà...beh,gli lascerò più di 50.000 mila euro!...certo servono pure quelli,ma seminiamo soldi?...se non seminiamo bene oggi,(ma è stato sempre così)curare le piante nella crescita,concimarle, come potremo vederne i frutti buoni,domani?
Oggi la vita è arrivata ad un punto tale,che sembra essere in un campo di bocce,si, un piano orizzontale,dove però non c’è la sponda in fondo,penso che si conosca un campo di bocce,no? E l’umanità,quella industrializzata,quella moderna,quella a cui non manca nulla,anzi basti vedere cosa sono gli sprechi,in termini di milioni di dollari o euro,fate voi;l’umanità che lavora,quella solidale con chi è meno fortunato,chi incappa nell’esperienza triste del terremoto,che è solidale con chi è meno fortunato,e quanti sms che partono ogni volta,quell’umanità che si distingue, eccelle,l’umanità che sa l’altro cosa deve fare,ma non riesce a insegnare come si fa il pane,gli si manda e lo si fa marcire per leggi e leggine varie di sdoganamenti, che non riesce a dialogare perché l’altro è diverso.Mentre c’è sempre e costante un’umanità che si da da fare,senza che nessuno glielo dica,senza pensarci,persone che hanno capito lo spirito di Cristo,ma gli altri? Gli altri,il resto dell’umanità, se non nell’indigenza più assoluta,come moltissimi popoli africani,che da una parte gli si fa arrivare,il pane;dall’altra lo stesso popolo viene accompagnato a distruggersi,con tutti i mercanti d’armi che viaggiano in lungo e largo,e devono vivere anche loro,no? Si,è vero,ma questi popoli? E così vediamo continue guerre intestine,guerre civili che nascono e muoiono nella più assoluta indifferenza,colpi di stato all’ordine del giorno.E le bocce vanno.
Quindi,il resto dell’umanità,cioè noi che ai nostri figli non si sa più cosa “regalare”,ma perché non regalare una semplice carezza? Oppure insegnare che le bocce vanno giocate nella giusta misura,per non andare a sbattere. E i valori,la religione,l’educazione,il rispetto?
Oggi le nuove generazioni fanno molta fatica a tenere il passo,costrette come sono ad un consumismo e ad un egocentrismo esasperato,e si sentono e sono soli,è difficile trovare,(col lanternino),diceva mio nonno,una famiglia che “fatica” tutti i giorni per istruire e far vedere la “giusta strada” ai propri figli. Difficile.
Ma non impossibile,tutti si possono impegnare,ma bisogna faticare!
Ma non è certamente utopia! Quanti ragazzi alle giornate mondiali della gioventù. Quanti giovani ai vari festival della gioventù in quel di Medjugorje. La speranza viva è che possano essere oltre a sentinelle,(come le aveva battezzate papa Giovanni Paolo II°),i futuri timonieri,all’alba di questo nuovo mattino,e che nelle loro nuove famiglie,il futuro sia più sereno,tranquillo,gli orizzonti raggiungibili e con meno fronzoli per la testa,senz'armi,senza arroganza,presunzione,senza orgoglio.
L’uomo è uomo. Dalla notte dei tempi. Ma allora come mai la Madonna,da 28 anni continua a parlare a questi ragazzi,a cui si sono rivolte parecchie accuse,tante parole fuori luogo?Penso che il motivo sia uno solo: le bocce e il campo!
L’uomo ha preso velocità,e la sua boccia rischia concretamente di non trovare la sponda,ma di continuare questa folle corsa in nome del dio denaro,del dio consumismo,senza avere la coscienza di dove e quando si fermerà.
La Madonna sta guidando per mano tutti,senza pressioni,chiedendo di pregare;
questo ha chiesto,e cosa si fa quando si torna a casa? Ci si gira,perché non si ha tempo,e in chiesa? Si,quando posso,ho tante cose da fare! La boccia prima o poi arriverà a fine campo,la Madonna ce lo sta dicendo da tanto,possiamo e dobbiamo farcela,attenzione: non andiamo a sbattere,per non dire poi
(si, ma con quale coscienza):
non c’era la sponda, nessuno ci ha avvisato!

domenica 19 aprile 2009

MARIA E' SEMPRE PRESENTE !

Medjugorje.Pasqua 2009.Pochi giorni son passati,ma le nostre strade non sono le strade di Maria,i nostri tempi non sono i Suoi,e dove noi ci fermiamo,ecco il trascendente,Lei Maria di Nazareth,che in ogni istante veglia e con l’amorevole Suo sguardo segue i suoi figli.Pubblico,ringraziando Maria,di una testimonianza,un fatto avvenuto nel giorno di lunedì 13,lunedì dell'Angelo.Appena passata la Pasqua di Nostro Signore,un’altra Pasqua si doveva celebrare,di due carissime amiche,che hanno vissuto quanto segue:
(testo originale)

In colonna,seguivamo un’altra auto di nostri amici,stavo percorrendo la strada che da Medjugorje porta a Vrgorac,ad andatura moderata sia per la presenza di diverse curve in quel tratto,sia perché cadeva una sottile pioggia che non invitava certo a tenere velocità anche di poco maggiori.Poco prima di arrivare a Veliki Prolog, nell’affrontare una di queste curve la mia autovettura non tiene più la strada, prima sbanda e urta contro il guard-rail,poi fa un testa coda e finisce con la parte posteriore nel punto in cui,finito il guard-rail,inizia una scarpata,irta e piena di massi;ci ritroviamo a cadere,rimbalzando su quei massi,scosse violentemente all’interno dell’abitacolo,con la lucida percezione di precipitare,senza sapere dove,se e come ci saremmo fermate.L’angoscia è stata indescrivibile,indefinibile la sensazione di incredulità unita alla certezza della fine.Quando la macchina è stata violentemente fermata da un masso sporgente e da un albero 25-30 metri più sotto, eravamo vive ma assolutamente malridotte;la mia amica(scavalcandomi,perché dalla sua parte la portiera era bloccata da altri massi)pur dolorante è riuscita quasi subito ad uscire;io invece non riuscivo a muovermi,volevo slacciarmi la cintura ma non ci riuscivo,perché i dolori erano troppo forti e la posizione in obliquo me lo impediva;le ho chiesto di farlo per me,solo dopo parecchi minuti,quando i dolori me lo hanno consentito,aiutata da lei sono riuscita ad uscire dalla macchina.Eravamo tutt’e due fuori;guardavamo la macchina,la scarpata e noi stesse,scioccate,tremanti e cadaveriche ma vive ed assolutamente incredule per tutto quello che stavamo vivendo.
Quando i soccorsi sono arrivati sulla strada,è stato difficile raggiungerci; scendere a piedi la scarpata riusciva difficoltoso anche per loro,un soccorritore dell’ambulanza è dovuto scendere calandosi con la fune,i poliziotti invece,per raggiungerci hanno dovuto scendere per un altro percorso meno ripido e accidentato.
Tutti hanno constatato la "fortuna" che ci era capitata nell’essere vive,e dopo i diversi rilevamenti,grande è stato lo stupore per la nostra risalita a piedi -sulle nostre gambe!– senza bisogno di barelle o di altro soccorso.
Qualsiasi altra parola è inutile,piccola,rispetto alla GRAZIA RICEVUTA.
Con l’augurio che la Madonna continui a vegliare su tutti i Suoi figli !
Ave Maria.

Preghiamo ringraziando Maria per questa grande opera della potenza della Sua mano.
Affidiamo sempre,in ogni istante,la nostra quotidianità,la nostra vita,in ogni caso!
Ave Maria.

giovedì 16 aprile 2009

LE MANI DI MARIA ..... OGGI E SEMPRE !

Di Medjugorje avevo sentito fin dall'inizio, cioè dal 1981, anno che per il sottoscritto resta indelebile, per avvenimenti che in quell'anno accaddero, una di queste è il motivo principale, il fatto stesso per cui sto scrivendo, essere qui oggi. Cito il più grande fra tutti : l'attentato il 13 maggio in piazza S. Pietro al Santo Padre S.S. Giovanni Paolo II° e la risoluzione che tutti conoscono. Il sottoscritto, col matrimonio programmato per quel 12 agosto, poteva non esserci più, ed io sarei rimasto sulla strada il 21 aprile, due giorni prima era passata la Pasqua, ero appena ritornato da Pompei, un drammatico incidente stradale, stava per chiudere un libro, se due mani non fossero intervenute a tirarmi su e lasciarmi aggrappato ad una recinzione, incosciente e tutto rotto, dalla testa ai piedi. Di chi fossero ? Frastornato e confuso per capire, eppure quelle due mani sono state (e ancora oggi le ricordo, vive) il motivo per cui sono qui a scrivere e testimoniare : mi sollevano, mi salvano, ma nello stesso istante pensavo : sto lasciando tutto ! Sensazioni di benessere e serenità, che non avevo mai vissute, però non era quello il momento, di " tornare a casa ", di quelle mani ricordo tutto ciò che si può provare al contatto con una persona, e che mi hanno lasciato, quando mi presero in cura due poliziotti intervenuti. Di quello che è stato dopo, lo conosco dai racconti, anche dei due agenti, che non ho più rivisto, avrei voluto ringraziarli e chiedere ancora e a loro, che furono tra i primi ad arrivare, chi era la persona che mi teneva su, ma seppi che nessuno fisicamente era intervenuto subito, dall'impatto all'arrivo dei primi soccorsi erano passati dei minuti, e poi dai medici giunti con l'ambulanza, venni a sapere del resto, posso dire solo questo: da come era conciato il camion, e l'altro, un tir che non si era fermato allo stop, insomma per come era stata la dinamica, il fatto ch'io fossi li, vivo, non se lo spiegavano, figuratevi il sottoscritto, quando ha conosciuto la ricostruzione dell'incidente e viste le foto. Ma in cuor mio sentivo una cosa strana, fin dall'inizio, perché ero li, ma senza rendermi conto però, della grande opportunità, di farmi rinascere una seconda volta, che mi avevano dato quelle due mani. Di chi erano? Lo sapevo e non l'ho mai raccontato, perché? Forse non credevo?...bisognava convertirsi, e pensavo tante cose sbagliate, cosa avrebbero pensato? Ed altre cose simili, non c'è nulla di più sbagliato, quando l'ho capito? Alla discesa del Podbrdo, dove ben 23 anni dopo quelle due mani, mi hanno preso ancora una volta, per porgermi nelle mani di due angeli, che mi sostennero fin giù all'arrivo sulla strada; in quei momenti tutta la vita davanti agli occhi, mentre una crisi di pianto liberatorio e forti dolori al petto prendevano il sopravvento, in pochi attimi ecco subentrare una consapevolezza nuova, una pace che non c'era mai stata prima, un mondo nuovo si apriva ai miei occhi. Nuova vita ! I miei angeli, Alberto e Dino, m'invitarono a voltarmi e così mi ritrovai davanti alla formella in bronzo della RESURREZIONE ! Cominciava un nuovo giorno. Grazie Maria ! Grazie Gesù !

martedì 14 aprile 2009

FEDELTA'

La prima volta a Medjugorje è nel 2004, una confusione incredibile, niente lavoro, porte che non si aprono se non per dirti: faremo sapere! Il quotidiano che diventa sempre più un arrancare, ma in fondo c'era una sola cosa: il lavoro! Questa strada lunga quasi ventanni, in cui gli amici ti dicono: devi fare questo! Oppure: così! E tu non riesci, avresti bisogno di aiuto, ma trovi occupato e impegni vari, e con il sistema che ti riduce ad un numero, capisci così che tanti maestri proprio non li vorresti ma ci sono, tenti di andare avanti, tenti!
Ogni giorno diventa sempre più pesante e quei maestri di cui a volte e a malincuore, ti sei fidato e così facendo, ricevendo solamente dei cortesi: NO! Quando tutto ciò sembra il normale, quello in cui devi nuotare; quando tutto questo sembra l'aria che respiri, ecco Medjugorje! Primavera 2004: vai a Medjugorje? Perché? I maestri chiedono sempre perché, tu invece sempre discreto, il maestro di turno NO, prodigo a dispensare ma non a ricevere la verità! La tua! A Medjugorje vado perché c'è una casa, vi abita una Donna e Suo Figlio, questi due non hanno e non tradiscono MAI!

NUOVA ALBA NUOVA SPERANZA

Pasqua 2008: la Madonna chiama a raccolta le mamme e la risposta fu incredibile, una marea di passeggini con i frugoletti che completavano la già gioiosa festa della Resurrezione. E tutto ciò sotto un diluvio.
Pasqua 2009: la Madonna ri-chiama le mamme ma quest'anno c'è stata un'invasione di giovani speranze, piccoli, adolescenti; tutti chiamati al nuovo giorno che avanza.
Ecco che la Gospa, continuando a seminare, svela ai piccoli la presenza di Suo Figlio
Gesù. E lo fa nella maniera che è congeniale ai piccoli: la gioia e la spensieratezza dell'età. Fondando e guardando lontano, a queste giovani vite. E ai genitori che in massa, quest'anno hanno sentito la nuova chiamata alla casa di Maria, dice : non abbiate paura! Pregate e rinnovate la vostra fede, Mio Figlio è con tutti, al fianco di tutti, di chi apre il cuore per ricevere il soffio dello Spirito. E quello che può essere il sacrificio odierno di una famiglia, nella quotidianità, affidando ogni giorno al Suo Cuore, gli affanni; ne scaturisce l'Amore che è tangibile nei figli.
"Quello che farete ad uno dei più piccoli, è come se l'aveste fatto a me"

sabato 4 aprile 2009

MEDJUGORJE OGGI ... E NE DICONO UNA BUFALA !

Gesù insegna così : ... dai frutti riconoscete la pianta ...

Sono trascorsi quasi 28 anni, a Medjugorje sono passati oltre 50 milioni di pellegrini. E questo flusso non si fermerà. In quel luogo non si va per scelta, è pur vero che si organizzano migliaia di pellegrinaggi da ogni parte del mondo, ma quanti non riescono a partire, pur nutrendo il desiderio, e chi per un motivo, chi per un altro, per ogni mancata partenza c'è un messaggio, intimo, che tante volte ciechi che siamo, non riusciamo a capire, non ne vediamo le sfumature, ci sembra che debba succedere proprio tutto in quel momento, ma ognuno ha il suo momento. Un aneddoto: una donna, " voleva " recarsi a Medjugorje, imprevisti non le hanno permesso di muoversi, lei ha accettato e offerto tutto alla Madonna, la sua preghiera : chiedere alla Mamma Celeste di essere mamma ! Non poteva, per i medici; l'età non più giovanissima, ma ancora nel pieno della vita. E' stata esaudita, ricevendo il dono più bello, oggi è mamma ! La " chiamata " arriva per tutti i cuori prima o poi, noi non conosciamo i tempi del Signore ! Per chi si reca la e chi rimane a casa, e così testimoniano milioni di voci, diverse tra loro per lingua, colore, età.

Quante voci a Medjugorje, che nemmeno ci pensano, eppure arrivano la o ancora per chi accompagna la moglie, o viceversa, così senza nessun interesse, ma poi succede qualcosa...in fondo al cuore. Un cuore che in quel luogo, ritrova la strada della conversione. Una strada fatta ogni giorno, di piccoli o grandi problemi, se vogliamo chiamare così le " prove " che ci vengono incontro, ma sono meno pesanti se, impegnandosi semplicemente a testimoniare, quante volte con difficoltà e ancora di più, la propria via, rinnovata, senza per questo invadere le altrui coscienze. Tanti arrivano a Medjugorje incuriositi, con scetticismo, dubbi, " devono vedere " ; eppure tanti di questi cuori si " ri-aprono " , sì, quella porta rimasta chiusa per troppo tempo " senza rendersene conto " , ma un attimo dopo eccoli in ginocchio con gli occhi lucidi.

Come i sassi del Podbrdo e del Kricevac, nuovi e convinti testimoni, toccati da quella goccia d'acqua nuova, limpida, fresca, che la Gospa ha instillato nei loro cuori. Medjugorje accoglie indistintamente, da chi professa il credo cristiano ad altre religioni, come capita d'incontrare tante volte, musulmani pregare alla Croce Blu o sul Podbrdo per Maria figlia di Gioacchino e Anna e madre di Gesù, come nei nostri Vangeli è presente nel Corano e come si può intuire, a Medjugorje si è " chiamati " per completare quel quadro di conversione a cui si riferisce la Madonna quando ai ragazzi si manifesta come : Regina della Pace.

E quanti di altro credo, qui convertendosi aprono il loro cuore a Cristo, un altro aneddoto che voglio citare è di un pastore anglicano : giunto a Medjugorje, ha " sentito " la forza " nuova " della fede,

e non è che ne fosse privo, ma la sua esperienza di conversione si è completata quando è ritornato, con la famiglia, suo figlio ha "
abbracciato " Cristo, rispondendo alla " Sua " chiamata ed oggi è un sacerdote cristiano. Padre anglicano convertito e figlio sacerdote. Sono miracoli ? Si ! A Medjugorje, visto il parere della Chiesa, che ancora non si sbilancia sulle apparizioni, finchè durano, ma ci sono stati pareri favorevoli e in tempi non sospetti, nei piani alti del Vaticano, lo stesso Giovanni Paolo II° affermò in un incontro con la veggente Mirjana : "...se non fossi quel che sono, sarei già andato a Medjugorje... " e la chiesa stessa, che non nega ai fedeli e pellegrini di ogni dove di recarsi la, e nemmeno nega assistenza e conforto spirituale in " quella terra " a tutti. A Medjugorje di miracoli, ogni giorno si contano in tutti gli aspetti. Come Lourdes con i suoi malati, afferma nella sofferenza e il dolore la via verso la gioia, verso Gesù; e Fatima coi milioni di pellegrini, la forza della preghiera: il Rosario. Proprio a Fatima, Maria di Nazareth, il 13 ottobre, all'ultima apparizione ai pastorelli, si presentò come la Madonna del Rosario. Questi luoghi : vivono l'essere tali, sempre con la forza della fede, ma a Medjugorje, i " miracoli " sono manifestati nell'animo, la conversione dei cuori, ritrovando la serenità, la pace, si affidano a Maria, e questo si traduce poi in mille rivoli, a cui la fede popolare da l'imprimatur miracolo, ma la chiesa tace, per il succitato perdurare delle apparizioni, tanti miracoli, guarigioni, mentre innumerevoli sono quelli nei cuori, nell'intimo dell'animo, dove Gesù è sempre con te !