domenica 25 ottobre 2009

MESSAGGIO del 25 ottobre 2009

"Cari figli, anche oggi vi porto la mia benedizione e vi benedico tutti e vi invito a crescere su questa strada che Dio ha incominciato attraverso di Me per la vostra salvezza. Pregate, digiunate e testimoniate con gioia la vostra fede, figlioli, e il vostro cuore sia sempre riempito di preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

lunedì 5 ottobre 2009

E` NEL CUORE DELL'UOMO LA CAUSA DEI MALI DEL MONDO

«Si, è questo ciò che direbbe un africano vero». Reverendo Godfrey Igwebuike Onah,

vice rettore della Pontificia Università Urbaniana di Roma, parlando il 1° ottobre

ad un incontro dell'Osservatorio sul Sinodo africano che si sta tenendo in Vaticano

in questi giorni, non accetta altre risposte.

I disastri che attanagliano l'umanità nascono dalle decisioni di coloro che non sono

in comunione con Dio:

«Per un cristiano, la pace, la giustizia e la riconciliazione si trovano solo in Cristo».

E allora si, è vero, i Paesi che sfruttano il continente nero hanno messo in

ginocchio milioni di persone, ma la verità è «che tutto questo è stato possibile

con la collaborazione di quei fratelli che hanno venduto la propria coscienza».

Ciò nonostante, spiega il sacerdote nigeriano – alle cui parole fa da sfondo un telo su

cui è dipinto il volto di santa Josephine Bakita, del Nobel per la pace Nelson Mandela,

dell'atleta kenyota Paul Tergat e dell'economista ed ex presidente della Tanzania

Julius Nyerere, per il quale nel 2005 è stata aperta la causa di beatificazione –

non ci si deve arrendere ma lottare per riportare la speranza

tra coloro che non ne hanno più.

Parole, quest'ultime, che compongono un discorso “di parte”,

e come potrebbe essere altrimenti? “Certe cose si possono veder bene

solo da chi ha gli occhi pieni di lacrime”, amava dire il Romero d’Africa,

monsignor Christophe Munzihirwa, arcivescovo di Bukavu-Congo,

ucciso nel 1996 per le sue prese di posizione durante la guerra congolese,

quando gridò che nessuna logica politica vale più della persona umana.

Allo stesso modo, il reverendo Onah si sente coinvolto

al punto di non fare sconti a nessuno.

Ce n'è per tutti: per chi ha depredato e continua a depredare la sua terra,

per chi in Italia è contro la convivenza etnica, per chi pensa con malinconia all'Africa

lontana, quando sarebbe già tanto «preoccuparsi degli africani che vivono qui»

e contro chi molto spesso ha tradito il vero messaggio evangelico.

A tal proposito, ricorda come nel 1994, anno della I Assemblea Speciale

per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, il segno più drammatico della distanza

tra la vita reale degli africani e un certo modo d'intendere il cristianesimo

stava nella tremenda coincidenza dell'inizio del Sinodo e l'inizio del genocidio

in Rwanda, «uno dei Paesi più cristiani d'Africa».

Ma ricorda pure come oggi questo continente sia «l'imbarazzo del mondo,

coinvolto nella crisi economica ma non nella ricerca della sua soluzione».

E come, ancora più grave, sia «la marginalizzazione dell’Africa», clochardizzazione

la chiamava il teologo Jean Marc Ela: uomini e donne che non contano perchè

non servono al mercato e che oggi trovano la tomba nelle acque del Mediterraneo.

Comportamenti indegni che alimentano la rabbia, anche perché «se al posto

degli uomini morissero giraffe e scimpanzé la comunità internazionale si mobiliterebbe».

L'avvertimento del religioso non ha allora bisogno di commenti:

«Se il mondo fa credere ai giovani africani delusi, come già accade in Medio Oriente,

che la risposta ai problemi è nell'assalto al resto del mondo, a tremare saranno tutti».

Per il momento la presenza dei missionari che insegnano il perdono rappresenta

un deterrente all'esplosione della rabbia. «Se non per ragioni umanitarie,

almeno per questo la sorte degli africani dovrebbe interessare tutti – termina Onah –.

Qualsiasi cosa la Chiesa fa per rinnovare lo spirito cristiano in Africa,

lo fa per il mondo intero».

Lo svolgimento dell'assemblea episcopale dal 4 al 25 ottobre – appuntamento al quale

il reverendo parteciperà nelle vesti di “esperto” - rappresenta allora una grossa

opportunità di comprensione: «Il Sinodo, che vuol dire “camminare insieme”,

è un incontro dei vescovi della Chiesa nella sua universalità e non solo dei vescovi africani.

Ed è bene che sia fatta a Roma perché solo così possiamo sperare di essere ascoltati

da quella comunità internazionale che è espressione dei paesi più ricchi e potenti».

In finale, da quei Paesi che decidono il destino di troppa umanità.

di Mariaelena Finessi ROMA, domenica, 4 ottobre 2009

(ZENIT.org)

sabato 3 ottobre 2009

SUPPLICA alla BEATA VERGINE del SANTO ROSARIO di POMPEI

Domani 4 ottobre 2009 si celebra la solennità della Madonna del Rosario in quel di Pompei, meta annuale di milioni di pellegrini. Che la Madonna ci faccia sentire sempre più, figli meno indegni.

Il testo integrale della Supplica a questo link :

SERVO di DIO - BEATO BARTOLO LONGO

Fondatore della nuova Pompei, e delle opere presenti nella Sua città mariana.
Autore della Supplica, recitata la prima volta il 14 ottobre 1883, insieme a ventimila pellegrini
giunti a Pompei, dove iniziava il percorso dell'Apostolo del Rosario.
Dalla loggia centrale del Santuario, la cui facciata è dedicata alla Pace Universale, si sono affacciati il Servo di Dio
S. S. Giovanni Paolo II°
e l'attuale Pontefice S. S. Benedetto XVI°.

00000029_Bartolo-Longo.jpg

Latiano, ( BR ) 10 febbraio 1841 – Pompei, ( NA ) 5 ottobre 1926

BEATA VERGINE del SANTO ROSARIO di POMPEI

http://www.vatican.va/news_services/liturgy/2003/img/rosario_pompei.jpg

Nota storica :

Nel tardo pomeriggio del 13 novembre 1875 l'immagine della Madonna giunse così a Pompei, su un carretto guidato dal carrettiere Angelo Tortora e adibito al trasporto di letame.
Fu scaricata con la sua lurida copertura di fronte alla fatiscente Parrocchia del SS. Salvatore, ove ad aspettarla c'erano l'anziano parroco Cirillo, Bartolo e altri abitanti.
Lo sgomento iniziale di Bartolo colse anche tutti gli altri presenti quando, tolta la coperta, fu mostrato il quadro.
Furono tutti d'accordo che l'immagine non si potesse esporre, per timore di interdetto, prima di un restauro anche solo parziale.

venerdì 2 ottobre 2009

MESSAGGIO del 2 ottobre 2009 a Mirjana

Cari figli, Intanto che vi guardo, il mio cuore si stringe dal dolore. Dove andate figli miei? Siete così tanto immersi nel peccato che non sapete fermarvi? Vi giustificate con il peccato vivendo in esso. Inginocchiatevi davanti alla croce e guardate mio Figlio. Lui ha sconfitto il peccato ed è morto, affinché voi, figli miei, possiate vivere. Permetetemi di aiutarvi, affinché non morirete, ma che vivete con il mio Figlio per sempre. Grazie.