martedì 25 maggio 2010

MESSAGGIO del 25 maggio 2010

"Cari figli,

Dio vi ha dato la grazia di vivere e proteggere tutto il bene che è in voi ed attorno a voi e di esortare gli altri ad essere migliori e piu santi, ma satana non dorme e attraverso il modernismo vi devia e vi guida sulla sua via. Percio figlioli, nell’amore verso il mio cuore Immacolato amate Dio sopra ogni cosa e vivete i suoi comandamenti. Cosi la vostra vita avra senso e la pace regnera sulla terra. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

giovedì 13 maggio 2010

NOSTRA SIGNORA DI FATIMA

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Oggi la Chiesa onora con la visita del Pontefice Benedetto XVI° la Madonna che in Portogallo a Fatima, nel pieno del primo conflitto mondiale apparve a tre pastorelli, lo scritto seguente è l'inizio di questa pagina di storia mariana che trova il suo seguito in Medjugorje.

Il 13 maggio 1917, mentre i pastorelli si trovano al pascolo con il loro gregge alla Cova da Iria, preceduta da due lampi abbaglianti di luce, ecco apparire sopra un piccolo leccio verdeggiante una Signora più splendente del Sole che con voce soave e rassicurante dice:

"Non abbiate paura. Non voglio farvi alcun male".

Lucia domanda: "Da dove viene?"

"Vengo dal Cielo"

"E cosa vuole da me?"

"Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno tredici, a questa stessa ora . Allora dirò chi sono e cosa voglio. Ritornerò poi ancora qui una settima volta"

"E anch’io andrò in cielo?" - chiede Lucia

"Si"

"E Giacinta?"

"Anche lei"

"E Francesco?"

"Anche lui, ma dovrà recitare molti Rosari".

Lucia dice di essersi ricordata di due ragazze che erano morte da poco tempo:

"Maria Das Neves è già in cielo?" (si trattava di una loro amica morta all'età di 16 anni)

"Si, è là"

"E Amelia?" (un'altra loro amica morta all'età di 18 anni)

"Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo"

Riprende Lucia: "Mi saprebbe dire se la guerra finisce presto o se dura ancora molto tempo?"

"Non te lo posso dire ancora, prima di averti detto quello che desidero".

La splendida Signora riprende a parlare:

"Volete offrirvi a Dio pronti a sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso, e per ottenere la conversione dei peccatori?"

"Si, vogliamo!"

"Allora dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto".

Lucia racconta: "Nel momento in cui la Madonna pronunciava queste ultime parole, aprì per la prima volta le mani, trasmettendoci una luce così intensa, una specie di riflesso che usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, di impulso cademmo in ginocchio e ripetevamo intimamente: - Santissima Trinità, io vi adoro. Mio Dio, io vi amo nel Santissimo Sacramento".

Dopo un po’ la Madonna aggiunse:

"Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra".

Poi la Signora cominciò ad elevarsi e sparì in un cielo che sembrava aprirsi.



I tre pastorelli nel 1917.
Da destra: Giacinta Marto, Francisco Marto e Lucia dos Santos.

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venerdì 7 maggio 2010

SUPPLICA ALLA MADONNA DEL ROSARIO

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Alle ore 10 e 30 trasmissione in diretta dal Santuario della Beatissima Vergine del SS. Rosario di Pompei.
CANALE 21
TV 2000
TELEPACE

PROGRAMMA
10.30 Santa Messa
12.00 Recita della Supplica alla Madonna del Rosario
La Concelebrazione Eucaristica e la Supplica sono presiedute da
S. E . Rev. ma il Signor
Cardinale Agostino Vallini
Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma.


SUPPLICA alla MADONNA di POMPEI

I. - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve Regina ( Ave Maria )

II. - È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve Regina. ( Ave Maria )

III. - Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.

Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.

Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve Regina. ( Ave Maria )

Chiediamo la benedizione a Maria.

Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.

Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.

Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve Regina.

( testo originale del Beato Bartolo Longo )

domenica 2 maggio 2010

MESSAGGIO del 2 maggio 2010 a MIRJANA




"Cari figli, oggi il vostro Padre buono attraverso di me vi invita affinché con l'anima colma d'amore vi incamminiate nel cammino spirituale.
Cari
figli, riempitevi di grazia, pentitevi sinceramente per i peccati e bramate il bene.
Bramate anche a nome di coloro che non hanno conosciuto la

perfezione del bene.
Sarete più cari a Dio. Vi ringrazio".