martedì 29 dicembre 2009
FUTURO ... SPERANZA
Chi può essere arbitro, se non noi stessi?
Oggi che l'umanità ha smarrito una sua identità, niente valori e quindi quale religiosità può prendere il posto di un dio che si è ormai insinuato anche nelle menti più deboli: il denaro!
E dove può esserci 100 dev'esserci 1000, e tutto proietta nella società quell'ipocrisia comune che critica poi negativamente: ma chi a me? Sono contrario all'apparire, in questo mondo perso; credo che importante è essere! Ecco una frase che si sente spesso, ma poi se nostro figlio non frequenta la migliore delle scuole calcio, anzi è lui, il migliore! Gli altri, beh c'è il mister che giudica! Mia figlia fare la velina o una miss? Ma vogliamo scherzare? E poi parte la domanda ai concorsi del " beh almeno ti vedono, no? " Quanta ipocrisia! Un mondo dove tutti ma proprio tutti senza rendercene conto, siamo seduti sopra una bomba ad orologeria. In ogni dove spuntano nuovi profeti del "male"! Sembra che "sentire" una fede sia qualcosa che appartenga al passato millenario: cosa vuoi che sia la fede, vado in chiesa e basta così, e poi dov'è Dio con tutti i casini che si vedono in giro, gente che usa i bambini quando non li ammazza proprio per diletto. Dove sarebbe questo Dio? Perchè non si vede, perchè non interviene?
E' un mondo sull'orlo di una catastrofe immane se non corre ai ripari. Subito, adesso!
Non necessariamente cristiani, ma credere in un mondo che torna ai grandi vecchi valori del rispetto per il prossimo, della persona, del fratello, di se stessi, della natura, che un mondo così possa esistere questo sì!
A Medjugorje la Madonna ci sta dicendo questo da ben 28 anni. E non sono pochi, ma Lei non è stanca, anzi quando più l'uomo non arriva a capire dove sta andando ecco i Suoi messaggi che rinforzano le coscienze e che invitano costantemente a pregare, per scongiurare il peggio!
Quel peggio che si può immaginare contenuto in alcuni segreti lasciati ai veggenti!
La Madonna ci sta guidando per mano! E' la nostra MAMMA!
Lasciamoci andare affidando la nostra vita nelle mani e nelle carezze più affettuose che essere umano possa esprimere.
Che questo nuovo anno possa essere un trampolino per tanti, e andare a Medjugorje significare
il ritrovarsi, e rigenerare l'animo messo a dura prova dalla vita vorticosa che viviamo.
Senza paure, senza dire: ma sì, ne ho sentito parlare! Sì, conosco, so dov'é! E poi partecipare alla prima comunione di un nipote e non saper recitare un' Ave Maria!
Non c'è tempo per pensare, è arrivato il tempo per recarsi a Medjugorje!
Aver capito poi lo spirito di rinnovamento che la Madonna propone c'invita a ritornare per
rinsaldare quel legame ritrovato.
La Madonna chiama tutti, ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Auguri e buon anno a tutti, e la Luce che dalla piccola Medjugorje si proietta sul mondo, possa essere tanto luminosa e tracciare così una strada nuova nei cuori dove tutti, non solo chi professa la fede cristiana, possano così camminare sotto un sole nuovo, che da o ridà la vita!
domenica 27 dicembre 2009
MESSAGGIO annuale a JACOV 25 dicembre 2009
Cari figli!
In tutto questo tempo in cui Dio in modo speciale
Mi permette di stare con voi, desidero guidarvi sulla via
che porta a Gesù e alla vostra salvezza.
Figlioli Miei, solo in Dio potete trovare la salvezza,
e per questo, specialmente in questo giorno di grazia,
con il piccolo Gesù tra le braccia vi invito:
permettete a Gesù di nascere nei vostri cuori.
Solo con Gesù nel cuore potete incamminarvi
sulla via della salvezza e della vita eterna.
Grazie per aver risposto alla Mia chiamata.
venerdì 25 dicembre 2009
MESSAGGIO del 25 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
sabato 12 dicembre 2009
BEATA MARIA VERGINE di GUADALUPE
L'apparizione, il 9 dicembre 1531, della "Morenita" all'indio Juan Diego, a Guadalupe, in Messico, è un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. L'evento guadalupano fu un caso di “inculturazione” miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanita’ e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l'immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo.
venerdì 11 dicembre 2009
giovedì 10 dicembre 2009
BEATA VERGINE MARIA di LORETO
Madonna di Loreto
Le origini dell’antica e devota tradizione della traslazione della Casa dalla Palestina a Loreto, risalgono al 1296, quando in una visione, ne era stata indicata l’esistenza e l’autenticità ad un eremita, fra’ Paolo della Selva e da lui riferita alle Autorità.
Ciò ci è narrato da una cronaca del 1465, redatta da Pier Giorgio di Tolomei, detto il Teramano, che a sua volta l’aveva desunta da una vecchia ‘tabula’ consumata, risalente al 1300. Si riportano alcuni passi più significativi, che poi sono stati tramandati nelle narrazioni, più o meno arricchite nei secoli successivi; “L’alma chiesa di santa Maria di Loreto fu camera della casa della gloriosissima Madre del nostro Signore Gesù Cristo… La quale casa fu in una città della Galilea, chiamata Nazaret.
E in detta casa nacque la Vergine Maria, qui fu allevata e poi dall’Angelo Gabriele salutata; e finalmente nella stessa camera nutrì Gesù Cristo suo figliuolo… Quindi gli apostoli e discepoli consacrarono quella camera in chiesa, ivi celebrando i divini misteri…
Ma dopo che quel popolo di Galilea e di Nazaret abbandonò la fede in Cristo e accettò la fede di Maometto, allora gli Angeli levarono dal suo posto la predetta chiesa e la trasportarono nella Schiavonia, posandola presso un castello chiamato Fiume (1291).
Ma lì non fu affatto onorata come si conveniva alla Vergine… Perciò da quel luogo la tolsero nuovamente gli Angeli e la portarono attraverso il mare, nel territorio di Recanati (1294) e la posero in una selva di cui era padrona una gentildonna chiamata Loreta; da qui prese il nome la chiesa: ‘Santa Maria di Loreta…”.
Interno della Santa Casa
mercoledì 9 dicembre 2009
MESSAGGIO a IVAN - 8 dicembre 2009
Cari figli miei, figliolini miei! Anche oggi la Madre vi ama col suo amore materno e desidero, cari figli, che in questo tempo di grazia apriate i vostri cuori perché la luce di mio Figlio, la luce della Nascita di mio Figlio entri nei vostri cuori, illumini i vostri cuori, le vostre anime e li renda felici. Vi invito in particolare, cari figli, pregate per le famiglie, pregate per la santità nelle famiglie in questo tempo. Anche oggi, cari figli, desidero dirvi grazie perché mi avete accolto, avete accolto i miei messaggi e vivete i miei messaggi.
martedì 8 dicembre 2009
IMMACOLATA CONCEZIONE della BEATA VERGINE MARIA
8 dicembre 1854
S.S. Pio IX° proclamava la " donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata. Fu un atto di grande fede, che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna. Indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.
Quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine " tutta bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità.
giovedì 3 dicembre 2009
I NEMICI DELLA CROCE DI CRISTO
E’ di questi giorni la notizia allucinante di un insegnante di un istituto tecnico di Lecco che è salito su una scala ed ha tolto il crocifisso in capo alla porta che dava accesso al laboratorio e l’ha gettata nel cestino. Solo che la porta era stata lasciata aperta dall’insegnante e alcuni studenti che passavano hanno assistito alla ripugnante scena e hanno avvisato il preside. Il crocifisso è ritornato al suo posto ed il professore ha dovuto mettere le scuse per iscritto. Nella Lettera ai Filippesi (3, 18), San Paolo parla "dei nemici della croce di Cristo". Non si tratta qui degli avversari della fede cristiana e dei persecutore dei discepoli di Cristo e della Chiesa. Il punto di vista di San Paolo è di denunciare l’opposizione fatta nel mondo alla croce di Cristo, al suo insegnamento di penitenza, all’appello di Gesù : "Se qualcuno vuole seguirmi rinneghi se stesso, porti la sua croce e mi segua". Questa "croce di Cristo", prototipo di ogni croce umana, della "(nostra) croce", incontra "(dei nemici)" in degli uomini "che vanno per il loro cammino", avendo fatto, secondo la forte espressione di San Paolo, "loro dio il ventre. Essi si vantano di cose di cui dovrebbero arrossire, essi non amano che le cose materiali, che la terra". Crapulatori di ogni categoria, vittime della triplice concupiscenza, l’orgoglio, la lussuria, la frenesia di sembrare, ecco l’assemblea numerosa intorno ai beni puramente terrestri, uomini di danaro, di piacere, degli assetati di onori, di tutti i vantaggi di questo mondo e veramente in inimicizia dichiarata o silenziosa ma reale con "la croce di Gesù". Poveri uomini ! Povero mondo ! La vita soprannaturale ed anche la vita spirituale, semplicemente, senza che sia esaltata fin al piano specificatamente divino del soprannaturale, hanno bisogno d’ideale e comportano un’indispensabile rinuncia. Il compimento puro e semplice del dovere non va senza abnegazione, senza trionfo sul proprio egoismo, dalle radici e dalle spinte multiple. Dal dovere che è un obbligo stretto fin all’eroismo della virtù, della giustizia rigorosa senza la quale noi priviamo Dio ed il prossimo di quello che noi dobbiamo loro rispettivamente fino al dono totale di sé nella santità eroica e lo zelo totale, vi sono tutti i gradi e tutte le sfumature, ma, alla base ed al vertice, la croce è il segno della vita conforme alla volontà di Dio, al bene del prossimo ed alla società umana. Se vi fosse maggiormente il culto della croce nello spirito e nel cuore degli uomini, vi sarebbero meno miserie, concezioni folli e criminali ! Senza l’esaltazione della croce nell’anima degli uomini e nel mondo contemporaneo, non si dissiperà l’atmosfera pesante e coperta di nubi sempre pronte ad esplodere in piogge devastatrici e rovinose per la pace e la felicità umane. "La croce di Cristo", "stendardo" della Redenzione, del popolo di Dio, di ogni uomo sensibile e comprensivo davanti a questo segno della più grande e della più fraterna assemblea umana !
don Marcello Stanzione - Pontifex
mercoledì 2 dicembre 2009
MESSAGGIO del 2 dicembre 2009 a Mirjana
"Cari figli, in questo tempo di preparazione e di gioiosa attesa, Io come Madre desidero indicarvi ciò che è più importante: la vostra anima. Può nascere in essa mio Figlio? E’ purificata con l’amore dalla menzogna, dalla superbia, dall’odio e dalla malvagità? La vostra anima ama al di sopra di tutto Dio come Padre e il fratello in Cristo? Io vi indico la strada che innalzerà la vostra anima all’unione completa con mio Figlio. Desidero che mio Figlio nasca in voi. Che gioia per me, la Madre. Vi ringrazio!"