giovedì 16 aprile 2009
LE MANI DI MARIA ..... OGGI E SEMPRE !
Di Medjugorje avevo sentito fin dall'inizio, cioè dal 1981, anno che per il sottoscritto resta indelebile, per avvenimenti che in quell'anno accaddero, una di queste è il motivo principale, il fatto stesso per cui sto scrivendo, essere qui oggi. Cito il più grande fra tutti : l'attentato il 13 maggio in piazza S. Pietro al Santo Padre S.S. Giovanni Paolo II° e la risoluzione che tutti conoscono. Il sottoscritto, col matrimonio programmato per quel 12 agosto, poteva non esserci più, ed io sarei rimasto sulla strada il 21 aprile, due giorni prima era passata la Pasqua, ero appena ritornato da Pompei, un drammatico incidente stradale, stava per chiudere un libro, se due mani non fossero intervenute a tirarmi su e lasciarmi aggrappato ad una recinzione, incosciente e tutto rotto, dalla testa ai piedi. Di chi fossero ? Frastornato e confuso per capire, eppure quelle due mani sono state (e ancora oggi le ricordo, vive) il motivo per cui sono qui a scrivere e testimoniare : mi sollevano, mi salvano, ma nello stesso istante pensavo : sto lasciando tutto ! Sensazioni di benessere e serenità, che non avevo mai vissute, però non era quello il momento, di " tornare a casa ", di quelle mani ricordo tutto ciò che si può provare al contatto con una persona, e che mi hanno lasciato, quando mi presero in cura due poliziotti intervenuti. Di quello che è stato dopo, lo conosco dai racconti, anche dei due agenti, che non ho più rivisto, avrei voluto ringraziarli e chiedere ancora e a loro, che furono tra i primi ad arrivare, chi era la persona che mi teneva su, ma seppi che nessuno fisicamente era intervenuto subito, dall'impatto all'arrivo dei primi soccorsi erano passati dei minuti, e poi dai medici giunti con l'ambulanza, venni a sapere del resto, posso dire solo questo: da come era conciato il camion, e l'altro, un tir che non si era fermato allo stop, insomma per come era stata la dinamica, il fatto ch'io fossi li, vivo, non se lo spiegavano, figuratevi il sottoscritto, quando ha conosciuto la ricostruzione dell'incidente e viste le foto. Ma in cuor mio sentivo una cosa strana, fin dall'inizio, perché ero li, ma senza rendermi conto però, della grande opportunità, di farmi rinascere una seconda volta, che mi avevano dato quelle due mani. Di chi erano? Lo sapevo e non l'ho mai raccontato, perché? Forse non credevo?...bisognava convertirsi, e pensavo tante cose sbagliate, cosa avrebbero pensato? Ed altre cose simili, non c'è nulla di più sbagliato, quando l'ho capito? Alla discesa del Podbrdo, dove ben 23 anni dopo quelle due mani, mi hanno preso ancora una volta, per porgermi nelle mani di due angeli, che mi sostennero fin giù all'arrivo sulla strada; in quei momenti tutta la vita davanti agli occhi, mentre una crisi di pianto liberatorio e forti dolori al petto prendevano il sopravvento, in pochi attimi ecco subentrare una consapevolezza nuova, una pace che non c'era mai stata prima, un mondo nuovo si apriva ai miei occhi. Nuova vita ! I miei angeli, Alberto e Dino, m'invitarono a voltarmi e così mi ritrovai davanti alla formella in bronzo della RESURREZIONE ! Cominciava un nuovo giorno. Grazie Maria ! Grazie Gesù !
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